Il servizio su France TV https://www.francetvinfo.fr/monde/italie/italie-le-val-di-vara-une-vallee-qui-joue-le-jeu-de-l-agriculture-100-biologique_4798015.html#xtor=CS2-765-
Ora andiamo al nord Italia e in Liguria appunto. 25 anni fa, un’intera valle decise di scommettere sul biologico, una scommessa molto audace e ambiziosa all’epoca, poiché l’agricoltura biologica era così marginale. Ma oggi questa scelta etica sta dando i suoi frutti, tutta la produzione della Val Di Vara è rinomata e ne fa da modello. Un successo ecologico oltre che economico.
25 anni fa, dovevi essere un po ‘pazzo per ottenere il 100% nell’agricoltura biologica. La Val Di Vara è stata la prima comunità a farlo in Europa. A 900 metri sul livello del mare, Christina Adelmi permette alle sue mucche di respirare aria pulita, su terreni che non sono stati a contatto con sostanze chimiche e senza utilizzare alimenti industriali. “Biologico significa seguire i ritmi della natura, non forzare i tempi, rispettare l’ambiente”,spiega il caseificio. Una scelta più etica che economica. La sua produzione, che raggiunge i 200 litri di latte, è attentamente monitorata al fine di mantenere la sua certificazione europea.
All’origine di questa scommessa del tutto folle, Michela Marcone, sindaco di Varese Ligure tra il 2004 e il 2014, e i suoi funzionari eletti. “Oggi la parola biologico è in voga, mentre all’epoca la pratica non era così diffusa. Molti non sapevano cosa significasse nella produzione”,spiega. Nonostante le critiche per la mancanza di redditività, gli sforzi hanno dato i loro frutti e hanno portato all’occupazione di diverse centinaia di persone nella zona circostante. Quasi 15.000 ettari di superficie sono conservati nella Val Di Vara, una volta e mezza l’area della città di Parigi.